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OVHcloud

OVHcloud è un provider Cloud globale specializzato nell’offerta di soluzioni competitive e con prestazioni di alto livello per gestire, proteggere e scalare i dati nel modo migliore. OVHcloud rappresenta l’alternativa più intelligente per soluzioni di hosting Web, email, server bare metal, Hosted Private Cloud, Public Cloud e hybrid Cloud.

Il gruppo gestisce 30 data center nelle 12 localizzazioni in 4 continenti, assemblando i propri server, costruendo i propri data center e implementando la propria rete globale in fibra ottica per ottenere la massima efficienza. OVHcloud porta libertà, sicurezza e innovazione per risolvere le prove attuali e future legate ai dati.

I trend emergenti per datacenter sostenibili

Sfruttare la tecnologia per migliorare la sostenibilità sta diventando sempre più una priorità per le aziende in tutti i settori. Un recente studio di PwC ha mostrato che utilizzando sistemi di intelligenza artificiale, settori come l’agricoltura, i trasporti, l’energia e quello idrico potrebbero contribuire a una riduzione del 4% delle emissioni di gas serra a livello mondiale entro il 2030.

Un ambito che è oggi in prima linea nella sostenibilità è quello dei data center. Favorire l’efficienza energetica offre indubbiamente vantaggi all’azienda, ma ha anche un impatto positivo sui clienti e, naturalmente, sul nostro ambiente.

Qualunque azienda utilizzi data center sa che è essenziale adottare misure adeguate per ridurre l’impatto ambientale della propria struttura. Ma come ci si sta muovendo per rispondere a questa sfida?

Un cloud più green e responsabile

Ridurre la quantità di elettricità necessaria per far funzionare un data center è un passo importante per migliorare la sostenibilità. La Storage Networking Industry Association (SNIA) ha recentemente evidenziato come il 5% del consumo totale di energia globale sia prodotto da apparecchiature elettroniche e questo dato tenderà a crescere fino almeno al 40% entro il 2030, a meno che le aziende non compiano importanti progressi nella riduzione del consumo di elettricità.

Il raffreddamento dei data center rappresenta delle principali voci di costo nella bolletta energetica, e aumenta insieme alla domanda di capacità degli stessi data center. Lo sviluppo di sistemi interni di raffreddamento ad acqua è un modo per risolvere questo problema.

Ad esempio, i server che utilizzano un elemento idrico per raffreddarsi, in luogo dell’elettricità, riducono il consumo di energia e ottimizzano i flussi d’aria. Questo perché i sistemi di raffreddamento ad acqua sono costruiti all’interno dei rack con scambiatori di calore integrati e unità di distribuzione dell’alimentazione: gli utenti necessitano, così, solamente di un 10% scarso di energia in aggiunta a quella del server. Un tipico datacenter, al contrario, ne consuma tra il 40 e il 100% in più.

I fornitori di servizi di migrazione a tecnologie cloud consentono alle aziende non solo di ridurre i costi delle operazioni e sviluppare nuove funzionalità, ma anche di limitare l’impatto ambientale rispetto alle strutture legacy, generalmente meno efficienti. Da ciò emerge una tendenza a concentrare l’attenzione sulle infrastrutture e i cloud iperscale.

Si osserva, inoltre, un progressivo spostamento delle aziende verso l’utilizzo di energia idroelettrica, eolica e solare come parte del loro approvvigionamento energetico. Quando individuano potenziali siti di insediamento, i fornitori di servizi cloud si concentrano su aree di approvvigionamento energetico a basse emissioni di carbonio, come gli impianti idroelettrici nella regione del Quebec. In alternativa, i provider cloud possono stipulare accordi con fornitori di energia per garantire che essa provenga da fonti rinnovabili.

Ad esempio, i server che utilizzano un elemento idrico per raffreddarsi, in luogo dell’elettricità, riducono il consumo di energia e ottimizzano i flussi d’aria. Questo perché i sistemi di raffreddamento ad acqua sono costruiti all’interno dei rack con scambiatori di calore integrati e unità di distribuzione dell’alimentazione: gli utenti necessitano, così, solamente di un 10% scarso di energia in aggiunta a quella del server. Un tipico datacenter, al contrario, ne consuma tra il 40 e il 100% in più.

I fornitori di servizi di migrazione a tecnologie cloud consentono alle aziende non solo di ridurre i costi delle operazioni e sviluppare nuove funzionalità, ma anche di limitare l’impatto ambientale rispetto alle strutture legacy, generalmente meno efficienti. Da ciò emerge una tendenza a concentrare l’attenzione sulle infrastrutture e i cloud iperscale.

Si osserva, inoltre, un progressivo spostamento delle aziende verso l’utilizzo di energia idroelettrica, eolica e solare come parte del loro approvvigionamento energetico. Quando individuano potenziali siti di insediamento, i fornitori di servizi cloud si concentrano su aree di approvvigionamento energetico a basse emissioni di carbonio, come gli impianti idroelettrici nella regione del Quebec. In alternativa, i provider cloud possono stipulare accordi con fornitori di energia per garantire che essa provenga da fonti rinnovabili.

La semplificazione delle operazioni dei datacenter

Il traffico globale di dati nei data center cloud era di 6 zetabyte (ZB) nel 2016 e si prevede che raggiungerà 19,5 ZB all’anno entro il 2021.

Tenendo presente ciò, gli operatori del settore dovranno continuamente investire risorse per mantenere e migliorare la propria efficienza: la buona notizia è che c’è un modo più sostenibile per farlo.

Ad esempio, attraverso un modello industriale completamente integrato, i provider sono in grado di costruire sistemi che sono più efficienti dal punto di vista energetico, puntando sempre a una crescente ottimizzazione dell’uso delle risorse di data center e server presso i propri clienti.

Ciò può essere realizzato attraverso la virtualizzazione, il riutilizzo o il riciclo dei server e un maggiore ricorso all’energia pulita.

Team di ricerca dedicati possono lavorare al fianco della produzione per garantire la funzionalità dei prodotti e valutarne i requisiti di sicurezza prima che vengano realizzati.

L’innovazione che si concretizza nel migliorare l’efficienza con meno risorse si traduce in ultima analisi in un rinnovamento continuo, attraverso uno sviluppo agile e la creazione di soluzioni sostenibili. Quindi fornendo i migliori servizi per i clienti.

Verso un futuro sostenibile

Quando si tratta di gestire e allestire un data center, è chiaro che la sostenibilità deve essere al primo posto. Coloro che si adoperano, oggi, per un consumo di energia alternativa saranno avvantaggiati, in futuro, nel far crescere il loro business in modo sostenibile.

Case History .

Alcatel-Lucent Enterprise: soluzioni di comunicazione on demand

Alcatel-Lucent Enterprise (ALE) è in prima linea per la realizzazione della trasformazione digitale. conta oggi 3.000 collaboratori che lavorano ogni giorno per aiutare ben 900.000 clienti in tutto il mondo, con un’infrastruttura di telecomunicazione di oltre 40 milioni di linee fisse.

Per migliorare l’esperienza dei 40 milioni di utenti tramite servizi di comunicazione multimediali moderni e senza limiti geografici, ALE ha sviluppato la soluzione Rainbow per collegare persone, servizi e dispositivi connessi in grado di garantire su scala mondiale la sicurezza, la riservatezza, l’integrità e la disponibilità dei dati di utenti e aziende nel rispetto delle diverse normative locali in vigore.

Cloud ibrido: iperscalabile, con presenza mondiale e livelli di sicurezza ottimale.

ALE ha scelto il cloud ibrido per erogare Rainbow, una piattaforma di comunicazione scalabile per consentire a soggetti terzi di costruire e rivendere le proprie applicazioni.

Oggi l’azienda usufruisce della gamma completa di soluzioni OVHcloud, dai server bare metal alle macchine virtuali, e utilizza praticamente tutti i datacenter OVHcloud garantendo massima disponibilità, resilienza e protezione dei dati.

La soluzione poggia su oltre 200 macchine tra server dedicati (della gamma Infrastructure e Top Gamma) e virtuali (della gamma Private Cloud SDDC), nei datacenter di Roubaix, Gravelines, Strasburgo, Francoforte (Germania), Londra (Regno Unito), Beauharnois (Canada), Sydney (Australia) e Singapore.

Tutti i server sono interconnessi dalla la rete privata vRack. Rainbow usufruisce inoltre dei vantaggi della certificazione HDS che consente a OVHcloud di ospitare i dati del settore sanitario.

L’architettura interna di Rainbow è direttamente connessa alle infrastrutture OVHcloud grazie a OVHcloud Connect, che assicura l’indipendenza di ciascuna zona geografica in termini di archiviazione delle informazioni (fig. precedente). In questo modo i clienti europei hanno la garanzia che i propri dati resteranno in Europa. I collegamenti interni forniti dalla vRack, sicuri e dalle performance elevate, garantiscono anche la comunicazione e connessione delle diverse localizzazioni.

Case History .

PebbleHost, prestazioni elevate per i gamer

PebbleHost è un Game Server Provider che offre un’ampia gamma di servizi di hosting a clienti in oltre 150 Paesi, con centinaia di server operativi e un volume mensile di utilizzo di circa due petabyte.

La necessità iniziale era disporre di un hardware moderno e capacità di rete (prestazioni RAM eccezionali, dischi SSD velocissimi e CPU potenti) sufficienti a offrire agli utenti un ambiente di gioco fluido e affidabile, a tariffe competitive. I gamer sono una categoria più intransigente: si aspettano infatti un’elevata continuità e reattività delle prestazioni, con zero downtime.

PebbleHost ha inizialmente investito in server dedicati So you Start basati su hard disk ospitati nel datacenter canadese di OVHcloud, poi effettuato un upgrade aggiungendo risorse supplementari in uno dei datacenter del gruppo in Francia. Nell’ambito del proprio piano di espansione, PebbleHost ha inoltre esteso la propria presenza al datacenter OVHcloud di Sydney, optando per l’ultima gamma di server Advance.
L’infrastruttura dell’azienda comprende oggi 300 server dislocati tra Canada, Francia e APAC.

Supporto, scalabilità e semplicità

Uno degli elementi più importanti di un’esperienza di gioco ottimale consiste in ping e latenza ridotti. PebbleHost era consapevole che, a differenza dei gamer di Europa e Nord America, i giocatori australiani avevano spesso problemi di collegamento con il resto del mondo. Il datacenter OVHcloud in Australia è stato un asset decisivo per fornire una connessione stabile ai propri utenti in APAC.
Il settore del gaming è fortemente soggetto alla stagionalità, PebbleHost doveva poter aumentare o ridurre in completa autonomia le risorse disponibili.
Grazie alla collaborazione con OVHcloud, PebbleHost è in grado di proporre ai clienti e agli utenti finali i propri game server con tariffe fino all’80% inferiori rispetto alla concorrenza e un’esperienza di gioco elevata. Nuovi sviluppi nella partnership prevendono piani di espansione nel datacenter OVHcloud nella costa occidentale degli Stati Uniti, con l’implementazione di nuovi server rivolti a una nutrita base di clienti in crescita.

OVHcloud - Ultima modifica: 2021-05-14T10:22:00+02:00 da Redazione Digital Farm